La validità didattica di questo percorso consiste principalmente nel far conoscere agli studenti, attraverso modalità e strumenti concreti, il valore, universalmente condiviso, della legalità.
Questo progetto, infatti, può costituire un importante punto di partenza per spronare la classe a riflettere sul concetto di giustizia, di legalità e su quanto il rispetto di questi sia il fondamento del vivere civile. Educare alla legalità vuol dire trasmettere ai giovani una cultura della legalità, cosa di cui l’azione didattica vuol farsi portavoce al fine di prevenire ogni tipo di devianza e ogni tipo di comportamento a rischio considerato non legale. Attraverso un itinerario storico – culturale, dunque, si prepareranno le classi a un confronto con studenti detenuti della Casa di Reclusione di Ranza (San Gimignano) dove preziose risulteranno le testimonianze dirette di esperienze concrete. Toccare con mano la realtà carceraria e conoscere la legalità attraverso questo scambio potrà, infatti, stimolare nei giovani studenti la volontà di esplorare la cultura della legalità anche al di fuori dei banchi di scuola maturando una seria riflessione lungo il percorso di crescita e di affermazione della propria identità di cittadino d’Italia e del mondo.
Risulterà, infine, interessante sottolineare ai ragazzi quanto la scuola, la cultura e l’istruzione siano risultate fondamentali nel percorso rieducativo e di consapevolezza morale raggiunta da parte dei detenuti.
